Paintings

Solitario estremamente contemporaneo, tra gli artisti dell'ultimo mezzo secolo, De Andreis si colloca difficilmente in una classificazione. Il suo percorso di una ricerca fuori schema, per disimpegno stilistico e fluidità di percorso, delinea uno spartiacque etico prima ancora che estetico. Quasi metafora del crollo delle ideologie. Una grande pittura, conseguenza e figlia di un disegnatore straordinario che della «pittura-pittura» coglie ogni opportunità, e come pochi ne conosce ogni storia e segreto tecnico, sublimandoli in un reincantamento del mondo. Nel rifiuto di qualsiasi abbaglio «concettuale» De Andreis riporta arte e bellezza entro recinti di valori non negoziabili. Una estetica intrinseca alla forma che attraverso le sue molteplici apparenze si sublima nell’unico concetto possibile: emozione dello spirito. «Pittura che inquieta e affascina insieme, in un nesso inscindibile. Inquieta per la frantumazione o la destrutturazione di forme o figure poi ricomposte nell’invenzione di nuove figurazioni che affascinano per la struttura, i colori, la ricerca psicologica, e tutto ciò che offre inedite possibilità di lettura e di osservazione» (Riccardo Ceccarelli). Rappresentazione che si fa talvolta esercizio di spettri dove l’identificazione dell’immagine si fa azzardato esorcismo contro la incomprensibile esperienza dell'esistere. Le imageries create dall’artista in oltre mezzo secolo sembrano scostarsi dal flusso naturale del tempo: esse vivono non un tempo reale ma una longue durée che non sembra avere origine né fine.